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Serie A 2010: Milano sul tetto d'Italia
Il tricolore del beach soccer italiano se lo cuce sulle maglie il Milano al termine di una splendida ed equilibrata sfida contro la Feldi Catanzaro. A Ostia, presso l'Hakuna Matata Beach, si è disputata, davanti a 3000 tifosi entusiasti, la finale scudetto della Serie A Enel che ha chiuso una stagione esaltante iniziata proprio a Roma a metà giugno con la disputa della Coppa Italia al Circo Massimo. Grazie alla collaborazione di Officina Italiana e Accademia dello Sport, per il secondo anno consecutivo lo scudetto del beach soccer targato Figc-Lega Nazionale Dilettanti è stato assegnato sul litorale romano al termine di una quattro giorni spettacolare, iniziata giovedì con l'assegnazione della Supercoppa di Lega Enel proprio al Milano e proseguita con la fase finale del campionato tra le migliori quattro squadre del girone centro-nord e le migliori quattro del centro-sud. Alla fine di un match tirato, che si è deciso solo all'extra time con un guizzo del portoghese Alan, Milano ha alzato al cielo di Ostia, sulla stessa sabbia che l'aveva visto soccombere un anno fa contro il Napoli di Maradona Jr., il suo terzo scudetto. I lombardi firmano un successo strepitoso culminato in un record che nel beach soccer italiano non era mai riuscito a nessuno: vincere tutte e tre le competizioni ufficiali nella stessa stagione (Coppa Italia, Supercoppa e Campionato). L'incontro, dal punto di vista tecnico, è stato quanto di meglio si potesse sperare. La Feldi Catanzaro ha giocato alla pari contro quella che gli addetti ai lavori avevano accreditato alla vigilia come la sicura vincitrice del tricolore. Eppure la forza del gruppo e le individualità giallorosse, soprattutto quelle degli italiani Carotenuto (premiato come miglior portiere) e Pastore e dei brasiliani Teddy e Bruno Xavier, hanno permesso al team di Cerezo di rispondere colpo su colpo alla sfuriate milanesi e anche per lunghi tratti di fare la partita. Il resto è tutta farina del sacco di mister Cerezo. L'immagine più bella del Catanzaro è quella del dito e dello sguardo al cielo proprio di Bruno Xavier (miglior giocatore della stagione) che rappresenta il futuro del beach soccer verde-oro. La sua gioia, davanti ai mostri sacri del Brasile attuale, Benjamin e Bruno, è qualcosa in più di un testimone che garantisce la longevità per la scuola più spettacolare e vincente che esiste in questa disciplina. Del Milano invece sappiano praticamente tutto: è la formazione più titolata della storia del beach soccer targato Figc-Lega Nazionale Dilettanti, una corazzata multietnica che vanta ben 6 nazionali tra Italia, Brasile, Spagna e Portogallo, una rosa che è riuscita con il passare degli anni a fondersi diventando un corpo unico con mister Panizza a dettare gli ordini dalla panchina. A far festa in particolare l'ex portiere azzurro Beppe Rasulo che con questa vittoria si conferma il giocatore più vincente nella storia del nostro campionato, sommando i successi ottenuti con la maglia dei Cavalieri del Mare a quelli ottenuto con quelli del Milano.
Finale 1°-2° posto
FELDI CATANZARO – MILANO 5 – 6 d.t.s. (2-1;2-3;1-1)
Feldi Catanzaro: Carotenuto, Lorenzo, Gigliotti, Corasaniti, Pastore, Teddy, Bruno Xavier, Viscomi, Rocca, Marinho.All:Cerezo
Milano: Rasulo, Casarsa, Bruno, Ahmed, Amarelle, Zanini, Polastri, Benjamin, Alan, Fumagalli.All: Panizza
Arbitri: Melfi (Vasto) e Matticoli (Isernia)
Marcatori: pt 1’ Teddy (F), 9’ Benjamin (M), 10’ Teddy (F); st 2’ Teddy (F), 6’ Alan (M), 6’ Bruno (M), 6’ Bruno Xavier (F), 11’ Amarelle (M); tt 5’ Rocca (F), 9’ Ahmed (M); ts 2’ Alan (M)
Una sfida inedita la finale della Serie A Enel 2010/2011 che conferma in pieno l’imprevedibilità di questo sport, bello proprio perché non regala sicurezze. E l’inizio della gara conferma le valutazioni della vigilia, pronti via e il talentino del Feldi Teddy porta in vantaggio i suoi con una girata improvvisa (quattordicesimo gol in stagione). Milano reagisce subito con due lampi di Alan Bruno che sfiorano la rete del pari. I rossoneri tentano di trovare il varco giusto ma la squadra di Cerezo si difende con ordine. Ma i meneghini hanno mille risorse e Benjamin al 9’ in mischia trova la deviazione giusta che rimette la gara in equilibrio. Sembra che Milano possa indirizzare la partita verso casa invece una contropiede di Teddy riporta in vantaggio il Feldi. Finisce qui un primo tempo sorprendente con i calabresi avanti di una lunghezza. In apertura di seconda frazione colpisce ancora a freddo sempre Catanzaro ancora con Teddy che in mezza rovesciata segna la terza rete per la squadra calabrese e la sua tripletta personale. Milano cerca di riordinare le idee ma i break del Feldi sono sempre scudisciate ai nervi rossoneri. Nel momento topico del match succede di tutto, Milano in un minuto rimette a posto le cose con Alan e Bruno, i giocatori che spesso e volentieri trovano il colpo vincente nei passaggi critici dei meneghini. Ma il Feldi continua a stupire se stessi e gli spettatori presenti sugli spalti della Beach Arena di Ostia con il bomber Bruno Xavier autore di un tiro radente la sabbia che s’infila vicino al palo. Catanzaro ancora avanti, Xavier sale a quota ventitre gol in stagione. All8’ Zanini salva Milano respingendo un tiro libero da posizione ottimale di capitan Pastore, una parata pesante che permette ai suoi di rimanere aggrappati alla partita. Poi è Carotenuto a fermare lo scatenato Benjamin, Alan colpisce la traversa, è il momento di massimo sforzo per Milano che cerca con tutto il carattere di ribaltare le sorti del match. Ed è Amarelle a tirare fuori dal cilindro un tiro liftato che toglie le ragnatele dall’incrocio dei pali, proprio lui che fin qui ha vissuto una stagione costellata di infortuni. Catanzaro non ci sta e sempre con la coppia verde oro formata da Xavier e Teddy mette i brividi a Zanini. Termina così un secondo tempo pirotecnico che lascia tutto in sospeso. Dopo due frazioni strepitose anche l’ultimo atto si apre si ritmi vertiginosi, si susseguono le occasioni, spunta Rocca che da fermo si gira e di sinistro sorprende Rasulo. Catanzaro avanti ancora per la quarta volta nella gara. I rossoneri ripartono ma è Bruno Xavier a mostrare un repertorio di grande spessore, due rovesciate belle quanto potenti vengono respinte dai pugni di Rasulo. Gli episodi spesso e volentieri cambiano il volto delle partite, una palla respinta da Carotenuto si ferma su un mucchio di sabbia proprio sui piedi di capitan Ahmed che deve solo appoggiare in rete da pochi passi, Milano riacciuffa la gara per l’ennesima volta. Esaltati dal gol del pareggio Amarelle e Benjamin duettano senza sosta davanti a Carotenuto che devia in due occasioni altrettante conclusioni velenose. Lo show di Carotenuto continua come nelle precedenti due gare, il portiere del Feldi arriva dovunque e se non c’è lui è il palo a fermare Benjamin. L’epilogo di una partita così equilibrata può solo consumarsi all’extra time, il Feldi è stremato ma non molla, Milano sembra più lucido e alla fine colpisce con l’uomo più esperto della formazione, è il portoghese Alan a trovare con la punta del piede la stoccata decisiva che regala il vantaggio ai suoi a soli due minuti dalla fine della sfida. Npon succede più nulla, il beach soccer bello e crudele parla meneghino per la terza volta negli ultimi cinque anni. La squadra di Panizza centra così un fantastico triplete, alza lo scudetto dopo la Coppa Italia e la Supercoppa, una squadra forte sia nei valori tecnici che nel carattere, una formazione cannibale. Il Feldi non ha nulla da recriminare, ha dato tutto in campo, ha sfiorato l’impresa giocando una finale forse al di sopra delle proprie possibilità a suggello di una stagione strepitosa per i ragazzi di Cerezo.
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la finale per il bronzo conferma il valore della Coil Lignano Sabbiadoro che supera ai rigori i padroni di casa della Roma, lasciando l'amaro in bocca al team di Fruzzetti che in due giorni riesce a perdere altrettante gare a causa degli errori dal dischetto della stella portoghese Madjer. La gara è stata molto equilibrata con fiammate di spettacolo ed emozioni che fanno capire quanto queste due squadre non avrebbero sfigurato nella finale per lo scudetto. Con questo terzo posto, bomber Esposito lascia il campo per concentrarsi sulla nuova avventura cui è stato chiamato da nemmeno un mese, da quando il vice presidente vicario LND Mambelli l'ha voluto alla guida della nazionale di beach soccer dopo la gestione Magrini. Prima dell'incontro la squadra romana ha salutato il pubblico accorso numeroso in questa tre giorni di Poule regalando magliette e una promessa importante: “il prossimo anno sarà diverso, vogliamo vincere, cresceremo ancora per regalare la gioia più grande a questa splendida gente: lo scudetto”, queste le parole del presidente giallorosso Mattia Argentino. La Roma però un riconoscimento l'ha ricevuto, forse più ambito di quello del campo, si tratta del premio Fair Play per l'iniziativa di solidarietà lanciata a sostegno dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù con la promozione di una raccolta fondi a sostegno dei bambini malati. Un segnale chiaro, di come lo sport, il beach soccer in particolare, sia al fianco del sociale. Nella gara valida per l'assegnazione della quinta piazza, invece, l'eterna incompiuta Terranova Terracina gioca come sa fare vincendo e regalando spettacolo contro i debuttanti terribili di Viareggio. La formazione allenata da Del Duca dimostra di avere i numeri per puntare a qualcosa di più ma anche quest'anno è mancata soprattutto in concentrazione nella partita più importante dell'anno (il quarto di finale contro Lignano). I toscani, al primo campionato nella massima serie del calcio in spiaggia italiano, lasciano il lido di Ostia consapevoli della loro forza dopo aver inanellato una serie di sei vittorie consecutive nella regular season e dopo aver meritato il successo nella semifinale 5°-8° posto contro la Colosseum. A conferma di questa convinzione c'è anche il titolo di miglior realizzatore della stagione appena conclusa di Gabriele Gori (30 centri) che ha trascinato i bianconeri e si è meritato anche due convocazioni in nazionale. Nella finale per il settimo posto la Ragazzini Generali Catania ha la meglio sulla Colosseum che chiude dunque con tre sconfitte in tre gare la sua prima apparizione alle finali scudetto del beach soccer italiano. La matricola romana non è riuscita a sfruttare l'abbrivio del gran finale di campionato, perdendo incisività proprio all'inizio della poule. D'altro canto, pur vincendo oggi, Il team rossoazzurro catanese, secondo club più titolato d'Italia dopo Milano, non ha rinverdito i fasti degli anni passati mancando per la prima volta nella storia il successo in almeno una competizione (2004 e 2005 Coppa Italia, 2006, 2007 e 2009 Supercoppa di Lega, 2008 Scudetto).