Allievi 2015: Lazio show, campione per il terzo anno di fila

Per il terzo anno consecutivo, il Lazio si laurea campione d’Italia al Torneo delle Regioni di calcio a 5 nella categoria Allievi. Dopo Puglia e Sicilia, sconfitte nelle finali delle passate edizioni, anche i padroni di casa delle Marche si devono arrendere alla formazione allenata da Tallarino. Gara spettacolare quella giocata al PalaTriccoli di Jesi, che si decide soltanto dopo i tiri di rigore.Tempi regolamentari chiusi sul 3-3, poi ai supplementari finisce 4-4; dal dischetto Pirrocco manda in estasi la Rappresentativa laziale. Quella marchigiana esce tra gli applausi e con la consapevolezza di aver giocato un grandissimo torneo. Primo tempo ad alta intensità e ricco di emozioni, che si chiude 2-1 in favore del Lazio. La prima occasione capita sui piedi di Pirrocco, che per due volte sbatte contro il muro eretto da Doumi. Le Marche si rendono pericolose con Leone: il numero 7 vince il duello fisico con la difesa avversaria, ma perde quello con il portiere Traenti. Che poco più tardi rischia grosso nell’uscita su Gallozzi, bravo a trovarsi tra i piedi il pallone, ma non ad inquadrare lo specchio della porta. Montenegro dà il cambio a Raubo e si rende pericoloso con un destro che impegna Doumi, ma l’occasione più ghiotta capita sui piedi di capitan Di Eugenio, sui cui è provvidenziale il salvataggio di Lo Muzio sulla linea di porta. A metà tempo cambia il risultato. Il Lazio sbaglia in contropiede con Di Eugenio, le Marche invece sono letali. Fanno tutto i gemelli Benigni: Federico la dà ad Alessandro, che in tutta facilità realizza il gol dell’1-0 e fa esplodere il PalaTriccoli di Jesi. Da questo momento in poi, però, sale in cattedra Raubo. Dopo che Leone sfiora il 2-0, il giocatore della Carlisport Cogianco trova il pareggio con un sinistro che si infila all’angolino, dopo un batti e ribatti scaturito da una giocata di Gattarelli che aveva portato al tiro Montenegro. Il vantaggio arriva poco più tardi con un gol di rapina sempre diRaubo, che approfitta di un salvataggio sulla linea di porta e deposita il pallone in rete con una zampata da terra Nella ripresa Lo Muzio va vicinissimo al pareggio per ben due volte: prima sbaglia da pochi passi dopo che Federico Benigni aveva rubato palla a Raubo, poi tira fuori col sinistro. Ma è il preludio al gol che arriva al 6’46’’. Schema da fallo laterale: Serpiceli calcia forte sul secondo palo dove c’è Storace, per il quale è un gioco da ragazzi realizzare il 2-2. Passano pochi secondi e il Lazio torna in vantaggio: fa tutto Gattarelli, che serve Raubo per il 3-2. Le Marche non ci stanno e stavolta Lo Muzio non sbaglia, approfittando di un pasticcio della difesa laziale. Da questo momento in poi succede di tutto. A metà ripresa entrambe le squadre sono già al quinto fallo, e la prima ad andare sul dischetto del tiro libero è quella di casa, ma Leone calcia altissimo. Passano appena 25 secondi ed è Montenegro a presentarsi davanti al Doumi, che si fa trovare pronto neutralizzando il tiro. Si passa da un dischetto all’altro, ma stavolta la distanza è minore: Lo Muzio si guadagna un calcio di rigore dopo un sombrero prima a Gobbi e poi al portiere Traenti, ma è proprio quest’ultimo a negargli la gioia del gol. Sugli sviluppi dell’azione, il Lazio si guadagna un altro tiro libero, sbagliato da Pirrocco. Nei minuti finali Tallarino si gioca la carta del portiere di movimento con Gobbi, che serve tutto solo sul secondo palo Gattarelli il quale sbaglia da pochi passi. Negli ultimi secondi azione fotocopia per la Marche, ma Lo Muzio non trova la porta. Nei supplementari cambia il risultato, ma non la sostanza. Nella seconda frazione di gioco, Lo Muzio – dopo appena 15’ – porta avanti le Marche, poi il pareggio di Gattarelli un giro di lancette più tardi. Finale col brivido: Raubo smarca il portiere e tira a botta sicura, ma Federico Benigni salva il risultato con una scivolata miracolosa che spedisce le due squadre ai calci di rigore. Dal dischetto, le Marche hanno il match point con Storace, ma Traenti para ancora una volta. Gobbi non sbaglia, Leone colpisce la traversa. Sul pallone va Pirrocco, che batte Doumi e regala al Lazio il terzo scudetto della sua storia.

LAZIO-MARCHE 7-6 d.t.r. (4-4 s.t.s., 3-3 p.t.s., 3-3 s.t., 2-1 p.t.)
LAZIO: Traenti, Di Eugenio, Aragona, Raubo, Pirrocco, Mazzocchi, Ciarpaglini, Gattarelli, Gobbi, Di Gregorio, Montenegro, Felci. All. Tallarino
MARCHE: Doumi, Gallozzi, Lo Muzio, Leone, F. Benigni, Isufi, Catini, Serpiceli, Storace, A. Benigni, Galosi,Bassetti. All. Ristè
MARCATORI: 11’38’’ p.t. A. Benigni (M), 15’09’’ Raubo (L), 17’14’’ Raubo (L), 6’46’’ s.t. Storace (M), 8’38’’ Raubo (L), 9’15’’ Lo Muzio (M), 0’15’’ s.t.s. Lo Muzio (M), 1’11’’ Gattarelli (L)
SEQUENZA RIGORI: Lo Muzio (M) gol, Di Eugenio (L) palo, F. Benigni (M) gol, Montenegro (L) gol, Storace (M) parato, Gobbi (L) gol, Leone (M) traversa, Pirrocco (L) gol
AMMONITI: Di Eugenio (L), Montenero (L), A. Benigni (M), Di Gregorio (L), Traenti (L), Pirrocco (L), Gallozzi (M)
NOTE: al 11’08’’ s.t. Leone (M) calcia alto un t.l., al 11’33’ Doumi (M) para un t.l. a Montenero (L), al 13’42’’ Tarenzi (L) para un rigore a Lo Muzio (M), al 13’48’’ Doumi (M) para un t.l. a Pirrocco (L), al 4’19’’ s.t.s. Dormi (M) para un t.l. a Raubo (L)
ARBITRI: Paolo Gobbi (Macerata), Nicola Carbonari (Pesaro) CRONO: Maila Schiavoni (Jesi)

FONTE: Futsalmarche.it