Responsabilità Sociale
Il Dipartimento Responsabilità Sociale insieme alle Istituzioni, Sanità e Sport per contrastare il fenomeno del bullismo e cyberbullismo
Nella foto in alto da sinistra: Francesco Vaia, Pierpaola D'Alessandro, Aldo Grauso e Luca De Simoni
Questa mattina, presso la Sala delle Bandiere in Campidoglio, il Dipartimento di Responsabilità Sociale della Lega Nazionale Dilettanti, coordinato da Luca De Simoni, ha partecipato al tavolo tecnico per contrastare il fenomeno del Bullismo e Cyberbullismo mediante azioni pratiche e mirate.
Presenti all’incontro la Vicedirettrice Vicaria di Roma Capitale Pierpaola D'Alessandro, il Consigliere Capitolino, Giovanni Zannola, promotore di un progetto sul Bullismo e Cyberbullismo patrocinato dai Municipi II e X di Roma, il Coordinatore Scientifico del Progetto Aldo Grauso, il Direttore Generale dell'Istituto Nazionale Malattie Infettive Spallanzani di Roma Francesco Vaia.
"La Lega Nazionale Dilettanti partecipa a questa lodevole iniziativa perchè il gioco del calcio è prima di tutto inclusione sociale", queste le parole di Luca De Simoni.
"I giovani sono un'assoluta priorità, in quanto hanno pagato maggiormente le conseguenze dei lunghi periodi di isolamento durante il “lockdown”. Per questo aderisco convintamente a questa iniziativa promossa da Roma Capitale. Serve una sinergia forte e trasversale tra quanti piu' attori e istituzioni possibili" – ha aggiunto Vaia in relazione alla creazione di un programma di interventi comune.
"Condivido pienamente le parole del prof. Vaia e ringrazio ancora una volta il consigliere Zannola e Roma Capitale per la disponibilità e la sensibilità dimostrate verso il tema della crisi dei nostri giovani" ha espresso Grauso.
"Credo fondamentale che la nostra amministrazione debba dotarsi di uno strumento tecnico di coprogrammazione e coprogettazione al fine di mettere in campo una serie di iniziative che possano rafforzare le azioni di prevenzione e la crescita di consapevolezza rispetto il fenomeno del bullismo e del cyberbullismo. Guidare una sinergia di esperienze così competenti e trasversali non può che generare una buona pratica finalizzata ad un intervento necessario per contrastare i malesseri, che soprattutto dopo la pandemia, vivono tante ragazze e ragazzi, tante adolescenti e adolescenti italiani", ha concluso Zannola.