Responsabilità Sociale
La Lega Nazionale Dilettanti e il CR Emilia Romagna a Bologna in memoria di Arpad Weisz
A due giorni dalla data della commemorazione della Giornata Internazionale della Memoria dell’Olocausto, il 27 gennaio, il Dipartimento di Responsabilità Sociale della Lega Nazionale Dilettanti, insieme al CR Emilia Romagna, l’ANED (Associazione Nazionale Ex Deportati) e il Bologna FC, ha organizzato una giornata dedicata interamente ai giovani affinchè rifuggano qualsiasi tipo di sentimento antisemita, discriminazione e odio razziale.
I giovani atleti della Rappresentativa Regionale Under 17 e l’Under 16 del Bologna FC si sono ritrovati all’interno dello Stadio Dall’Ara, sotto la Torre di Maratona, per onorare la memoria della vita spezzata di Arpad Weisz. I due capitani Simone Pinca (Emilia Romagna) e Mattia Boni (Bologna FC) hanno deposto una corona di fiori sotto la targa commemorativa.
Dopo questo momento di raccoglimento, i ragazzi hanno ascoltato le parole del presidente del CR Emilia Romagna Simone Alberici: “Oggi, siete qui a ricordare un momento molto importante, per non dimenticare fatti storici che non devono accadere mai più perché hanno portato oscurità nel nostro mondo. Questa commemorazione è un monito per tutti voi perchè rappresentate il nostro futuro".
Il responsabile del Dipartimento di Responsabilità Sociale della LND Luca De Simoni: “Penso che oggi sia più importante che nel passato ricordare sempre la Shoah perché purtroppo con il passare del tempo la memoria tende ad affievolirsi, in più inevitabilmente, con il passare degli anni i superstiti che hanno vissuto la deportazione vengono a mancare e con essi le loro storie, proprio per questo le nuove generazioni hanno il dovere di mantenere vivo il ricordo dell’Olocausto”
Carlo Caliceti, il responsabile della Comunicazione del Bologna FC, ha raccontato la storia di Arpad Weisz: “ Ebreo ungherese, è stato l’allenatore del Bologna riuscendo a conquistare due scudetti (1936 e 1937) e un Trofeo dell’Esposizione di Parigi nel 1937 battendo il Chelsea. Nel 1938, a causa delle leggi razziali, dovette abbandonare l’Italia insieme alla moglie e ai suoi due bambini di 8 e 4 anni. Si rifugiano prima in Francia, non sentendosi sicuro, si spostano in Olanda. Il 2 agosto del 1942, vengono arrestati e deportati nei campi di concentramento. La moglie e i bambini vengono uccisi in una camera a gas perché non erano in grado di lavorare mentre Weisz viene spostato ad Auschwitz, qui viene messo ai lavori forzati e morirà di stenti nel 1944. La storia di Weisz è rimasta per sessant’anni sconosciuta, nessuno sapeva dove fosse andato. Dobbiamo ringraziare Matteo Marani che con il suo libro “Dallo Scudetto ad Auschwitz” ha riportato nelle nostre memorie Weisz. Il messaggio alle nuove e future generazioni è quello di essere vigili, di fare sempre in modo che questa vergogna non si ripeta mai più.”
Nella foto in alto da sinistra, Carlo Caliceti, Luca De Simoni, Simone Alberici e Daniele De Paz
Il presidente della Comunità Ebraica di Bologna Daniele De Paz:” Attraverso lo studio della storia dobbiamo riappropriarci degli strumenti per respingere quello che nel 1938 è accaduto anche nel nostro Paese e nella nostra Bologna. Da un giorno all’altro, ogni persona solo per la colpa di essere nata ebrea è stata spazzata via dalla normalità, dalla quotidianità dei giorni e su questo dobbiamo riflettere. I testimoni del tempo sono sempre meno, ognuno di voi, di noi ha il compito di essere nuovi testimoni del tempo. La storia appartiene a un concetto che è legato alla verità, conoscere la storia significa poter narrare la verità. Usiamola per combattere l’indifferenza, respingere tutte quelle condizioni che non possono appartenere alle regole di una sana società civile”.
La presidentessa di ANED di Bologna Giuliana Fornalè: “Noi celebriamo e ricordiamo tutte le vittime delle deportazioni nazi-fasciste non solo il 27 gennaio ma tutti i giorni perchè queste storie vanno raccontate ai giovani per non dimenticare. L’ANED Bologna ha aderito al progetto dell’Associazione Figurine Forever e insieme al presidente Emiliano Nanni è stata realizzata una figurina solidale dedicata a Vittorio Staccione, l’ex calciatore della Fiorentina e del Torino che fu deportato nel 1944 a Mauthausen perché antifascista. In questa particolare Giornata la figurina sarà distribuita ai ragazzi, per tramandare la memoria”.
Rebecca Bottoni, Referente del Sociale: “Conosco e non dimentico. Conosco e coinvolgo. E’ importante avere giornate come questa dove la partecipazione è massima, per un messaggio come questo era doveroso esserci per il fatto che ci siano molti giovani e che nella storia non ci sia più una Shoah".
Il pomeriggio si è concluso al Niccolò Galli di Casteldebole dove l' Under 17 regionale e l’Under 16 del Bologna FC hanno disputato una gara amichevole alla presenza di Marco Di Vaio, ex bomber del Bologna e Gianluca Pagliuca. La partita è terminata con il risultato di 2-1 a favore dei rossoblu.