La formazione nero verde conquista il tricolore del massimo campionato della LND. Battuta in finale la Lupa Roma. Decide il match la rete del pordenonese doc Denis Maccan.
Il Pordenone conquista lo Scudetto di Serie D 2013/2014. La formazione guidata da Carmine Parlato ha sconfitto per 1-0 la Lupa Roma sul campo del Città di Arezzo, con il club cittadino che ha messo a disposizione del Dipartimento Interregionale della Lega Nazionale Dilettanti, uomini e strutture. A decidere l'incontro la rete di Denis Maccan, siglata al 25' del secondo tempo. La Lupa Roma non ha mai mollato ed ha sfiorato clamorosamente il pari con Sentinelli al penultimo minuto dei 5 di recupero concessi dall'arbitro. Il Pordenone, che ha terminato la gara in 9 uomini per le espulsioni di Nichele e Migliorini, ha resistito alla pressione della formazione laziale allenata da Alessandro Cucciari. "Abbiamo assistito ad una finale di grande livello e prestigio - ha affermato Alberto Mambelli, vice presidente vicario della Lega Nazionale Dilettanti, accompagnato dal segretario generale Massimo Ciaccolini - Lupa Roma e Pordenone sono due realtà dinamiche ed emergenti nel panorama calcistico nazionale. Con la loro presenza hanno nobilitato il nostro massimo campionato. Auguro loro le migliori fortune per la loro avventura in Lega Pro". Presenti allo stadio di Arezzo anche il coordinatore del Dipartimento Interregionale Luigi Barbiero, accompagnato da una rappresentanza del consiglio del dipartimento stesso e dal segretario Mauro de Angelis.
LA GARA - Pordenone in pressione in avvio. Si lotta molto a centrocampo con le due squadre alla ricerca del giusto approccio alla sfida. Al 6' la Lupa Roma ci prova con Capodaglio, ma la sua conclusione viene ribattuta da un avversario. La formazione di Cucciari guadagna diversi calci piazzati, ma non riesce ad impensierire seriamente il numero uno veneto Capra. Il Pordenone preme ma la prima vera occasione è per la Lupa Roma. Al 17' Perrulli crea scompiglio in area e riesce a servire Mateos ben appostato, ma il suo tiro viene deviato in angolo da Ruopolo. Al 33' ci prova Capodaglio con una gran botta da fuori area, ma Capra si fa trovare pronto alla respinta, consentendo alla difesa neroverde di liberare l'area. Il confronto è grintoso, alla mezzora sono già tre i calciatori ammoniti, Nichele e Niccolini per il Pordenone, Celli per la Lupa Roma. Al 35' arriva la risposta dei ramarri: Sentinelli effettua il cross per la testa di Maccan, che incorna sul secondo palo, ma Di Loreti para. L'estremo difensore laziale interviene di nuovo al 39' sul colpo di testa di Maccan, servito stavolta da Migliorini. L'evento più significativo, in avvio di ripresa, è la traversa colpita da Perrulli per la formazione laziale. All'11' il numero 10 della Lupa Roma conquista una punizione da posizione vantaggiosa, dopo essere stato contrastato fallosamente da Dionisi (poi ammonito). La battuta viene effettuata da Morini, la il suo tiro a girare sorvola di poco la porta difesa da Capra. Al 25' il Pordenone passa in vantaggio con Maccan, che insacca sotto-misura dopo aver ricevuto l'importante assist dell'appena entrato Bearzotti (classe 1996 di buone speranze, la prossima stagione tesserato con l'Hellas Verona). Poco dopo la squadra di mister Parlato finisce sotto in un uomo a causa dell'espulsione di Nichele. I due allenatori passano alle contromisure, orientate ovvimente in direzioni diverse. Parlato prova a blindare il vantaggio ma non esita a gettare nella mischia il convalescente Zubin. Cucciari, dal canto suo, si affida a Chiesa e Neri, che va a rilevare Leccese, entrato al quarto d'ora della ripresa. A pochi minuti dal termine il Pordenone finisce in 9 per l'espulsione di Migliorini per fallo da dietro su Neri. Allo scadere la Lupa Roma manca clamorosamente il pareggio: cross dalla destra per Sentinelli che ben appostato sul secondo palo calcia il pallone a lato.