Gli allenatori studiano in Serie D poi si affermano in A e B

Gli allenatori studiano in Serie D poi si affermano in A e B

C’è una tendenza che negli ultimi dieci anni è andata sempre più rafforzandosi riguardo gli allenatori che sono arrivati ai vertici del calcio italiano. Facendo una panoramica dei coach attualmente in A e B ed allargando l’analisi ai tempi recenti scopriamo come gran parte degli allenatori hanno iniziato la loro carriera in Serie D o nelle altre categorie della Lega Nazionale Dilettanti a volte anche come calciatori. Un dato che conferma come i campionati della LND siano una palestra quasi indispensabile per affermarsi ai massimi livelli. Un passaggio che spesso i tecnici più quotati rivendicano con orgoglio. In questo campionato di Serie A spiccano i nomi di Roberto De Zerbi, Luca Gotti, Vincenzo Italiano e Claudio Ranieri, allenatori mai banali che hanno portato al calcio italiano una loro originalità ognuno a modo suo. Sull’allenatore del fenomeno Sassuolo i media e gli addetti ai lavori hanno sviscerato tutte le qualità di un calcio innovativo arricchito da quella forza propulsiva che solo la provincia sa dare. Pochi sanno che De Zerbi si confrontò per la prima volta con questo ruolo nel 2013/2014 con il Darfo Boario in D. Il mister dell’Udinese ha stupito tutti conquistando una salvezza miracolosa nella scorsa stagione confermandosi anche in questo campionato. Gotti ha forgiato le proprie qualità nel campionato di Promozione con il Montebelluna (99/00) seguito da quattro stagioni in D con Pievigina e Bassano Virtus. Lo Spezia è una delle realtà più dinamiche della Serie A grazie ad un allenatore protagonista in D fino al 2018 con l’Arzignano e prima ancora con la Vigontina San Paolo. Tempi diversi ma stessa gavetta per Claudio Ranieri, ora alla Samp, da più di trent’anni sulle panchine più prestigiose d’Italia e d’Europa, dopo aver bagnato il suo esordio come allenatore in D con la Vigor Lamezia nella stagione 86/87.

20201228 italiano
Vincenzo Italiano (Spezia)

Tra gli attuali allenatori di A o che da poco hanno lasciato il Campionato di vertice ci sono mister che i dilettanti li hanno conosciuti da calciatori, si tratta di Fabio Liverani (Romulea), Marco Giampaolo (Giulianova), Rolando Maran (Benacense Riva), Giovanni Stroppa (Union Mulazzano), Massimiliano Allegri (Cuoiopelli), Luciano Spalletti (Castelfiorentino e Entella Bacezza), Roberto D’Aversa, Massimo Oddo e Fabio Grosso (tutti alla Renato Curi Angolana).

20201228 sarri
Maurizio Sarri

Anche chi ha marchiato a fuoco il calcio post moderno è partito dalla LND, parliamo di Maurizio Sarri che ha affinato le sue doti fin dalla seconda categoria con lo Stia e la Faellese passando per Cavriglia e Aentella, portate in Eccellenza, il Valdema e il Togoleto, il Sansovino trascinato dall’Eccellenza alla C2 con una Coppa Italia Serie D vinta nel 02/03. Il simbolo di questo calcio è senza dubbio Arrigo Sacchi che ha allenato le sue idee rivoluzionarie fin dalle prime esperienze in 2^ categoria con il Fusignano, in Promozione con l’Alfonsine e in D con il Bellaria.

20201228 sacchi
Arrigo Sacchi. Ph credit: Getty Images

E poi ci sono gli allenatori che hanno portato nel calcio dei grandi quelle qualità tipiche di chi è cresciuto in una provincia sana, illuminata e coraggiosa. Parliamo di Alberto Zaccheroni vittorioso in D ai suoi esordi come allenatore di Riccione, San Lazzaro e Baracca Lugo. Allenatori che hanno vinto tanto, Alberto Malesani con il suo primo approccio da tecnico all’Olimpia Montorio, Luigi Del Neri nei dilettanti con Opitergina, Pro Gorizia e Partinicaudace, Renzo Ulivieri con le sue prime esperienze anche in quarta categoria con San Miniato, Fucecchio e Cuoiopelli. Rimanendo in provincia ed avvicinandoci all’attualità, da sottolineare mister meno vincenti ma sempre protagonisti nell’elitè del calcio. Aurelio Andreazzoli si è fatto le ossa in 2^ categoria con l’Orrione e l’Ortonovo, il Pietrasanta e in Eccellenza con il Castelnuovo. Delio Rossi la cui carriera inizia in Promozione con il Torremaggiore, Serse Cosmi che muove i primi passi con le giovanili dell’Ellera di Corciano e poi con la Pontevecchio trascinata dalla 1^ categoria alla Serie D, Luigi Di Biagio che inizia ad allenare i Giovanissimi Regionali de La Storta e Andrea Stramaccioni partito dagli Allievi sperimentali della società di Monte Sacro di Roma passando per i Giovanissimi Regionali della Romulea.  E ancora, Leonardo Semplici protagonista fin dagli esordi in Eccellenza con il Sangimignano e il Figline, quest’ultimo condotto fino alla Prima Divisione. Luigi De Canio ha allenato il Pisticci per cinque anni in D, Gianni De Biasi le giovanili del Bassano sempre in quarta categoria, Edoardo Reja i dilettanti del Molinella, Monselice, Pordenone e Pro Gorizia, Gian Piero Ventura in D con l’Albenga, il Rapallo Ruentes, l’Entella Bacezza e la Pistoiese, Daniele Arrigoni in quarta Serie con Castel San Pietro e Montevarchi, Mario Beretta con le giovanili dei dilettanti dell’Abbiategrasso e in D con il Corsico.

20201228 castori
Fabrizio Castori (Salernitana). Ph credit: ianuale

L’attualità è costellata di allenatori che hanno collezionato panchine in A, sono in lista d’attesa per un club della massima serie o conducono squadre di B, tutti partiti dai dilettanti. Fabrizio Castori tra A e B si sta togliendo grandi soddisfazioni, ora con la Salernitana, dopo una robusta gavetta in quasi tutte le categorie dilettantistiche alla guida di Grottese, Cerreto, Monturanese, Tolentino e Virtus Lanciano.  Pier Paolo Bisoli (Cremonese) è partito dal Porretta, Moreno Longo dal Filadelfia Paradiso, Alfredo Aglietti (Chievo) si è cimentato con la D sia da calciatore ma soprattutto da allenatore con Rondinella, Sestese e Viareggio come Andrea Mandorlini (Padova) con la Manzanese. Giuseppe Sannino ha assaggiato diversi campionati di Serie D, prima di spiccare il volo, cimentandosi con le giovanili del Voghera, la prima squadra dell’Oltrepò e del Sudtirol. Devis Mangia ha voluto iniziare dai settori giovanili dei club dilettanti di Enotria, Voghera, Fiorenzuola, Meda, Varedo poi con le prime squadre di Varese e Tritium in Eccellenza e D. Bortolo Mutti, Giuseppe Pillon, Silvio Baldini e Mario Somma sono diventati allenatori di prima fascia dopo aver saggiato le qualità di tecnici in LND con Pro Palazzolo, Salvarosa, Bassano, Treviso, Bagnone, Massese, Forte Dei Marmi, Viareggio, Terracina, Baracca Lugo, Potenza, Albalonga e Cavese. Anche Eugenio Corini, Massimo Rastelli, Stefano Colantuono, Cristian Bucchi e Walter Novellino si sono tolti la soddisfazione di allenare in Serie A avendo conosciuto la LND da calciatori con Fionda Bagnolo, Voluntas Brescia, Solofra, Velletri, Samb, Settempeda e Legnano.

20201228 venturato
Roberto Venturato (Cittadella)

Nella serie cadetta oltre ai casi più eclatanti già citati c’è una schiera di allenatori protagonisti di questa stagione che praticamente è a conduzione tecnica marchiata LND. Roberto Venturato artefice del miracolo Cittadella ha iniziato a far bene fin dalla juniores del Pizzighettone ripetendosi con la prima squadra in D. Sempre nella quarta serie ha collezionato altri successi con la Pergolettese e il Piacenza. Alessio Dionisi con l’Empoli è in lotta per la Serie A dopo essersi messo alla prova sempre in D dal 2014 al 2018 con Olginatese, Borgosesia e Fiorenzuola. Luca D’Angelo, esordiente sulla panchina del Rimini in D, da due anni è protagonista con il Pisa. Attilio Tesser ha spiccato il volo dalla società dilettantistica del Sevegliano ed ora sta svolgendo un ruolo di primo piano con il Pordenone. Massimiliano Alvini ha riportato la Reggiana in B dopo una lunga gavetta alla guida di club dilettanti dalla promozione alla quarta categoria (Signa, Quarrata e Tuttocuoio). Anche Domenico Toscano, partito dalla D con il Cosenza, è stato protagonista di un grande ritorno in B della Reggina. Pasquale Marino vuole riportare in A la Spal. L’allenatore ha mosso i primi passi della sua lunga carriera nelle squadre della LND Milazzo e Ragusa. Bruno Tedino (Virtu Entella fino novembre) è partito dalla D con Pordenone, Città di Jesolo e Sandonàjesolo. Per uno scherzo del destino a sostituire Tedino sulla panchina del club ligure è stato chiamato Vincenzo Vivarini, anche lui con un passato da tecnico nei dilettanti con Luco Canistro, Renato Curi Angolana e Chieti. A risollevare le sorti dell’Ascoli è stato ingaggiato Andrea Sottil la cui prima esperienza sulla panchina affonda le radici nella squadra Giovanissimi del Lucento. Sottil prende il posto di un altro allenatore made in LND, Valerio Bertotto è stato selezionatore delle rappresentative giovanissimi del FriuliVenezia Giulia al Torneo delle Regioni 2012.

Tra gli allenatori protagonisti in questa Serie B 2020/2021 ci sono diversi tecnici che hanno calcato i campi dei dilettanti da giocatori, tra cui Roberto Occhiuzzi (Cosenza) tanta D con diversi club tra cui Rende e Sambiase, Domenico Di Carlo (Lanerossi Vicenza) con il Cassino.

 

Nella foto principale: Roberto De Zerbi (Sassuolo). Ph credit: LaPresse