Ischia più forte di tutto: del Delta Porto Tolle, del vento e della pioggia che ha contraddistinto l’intera finale scudetto di Serie D. E’ maggio ma sembra dicembre, al Comunale di Piancastagnaio va in scena l’ultimo atto della poule in un clima inatteso e difficile per due squadre che hanno sempre preferito la manovra ed il bel gioco rispetto all’atletismo ed alle ripartenze. In loro aiuto è andato il terreno di gioco, trasformato in artificiale di ultima generazione poco meno di due anni fa dalla lungimirante dirigenza della Pianese. Il manto, infatti, è sempre rimasto in ottime condizioni ed ha permesso alle due formazioni di giocarsi il tricolore a viso aperto per tutti i 90’. 86 punti e promozione in Lega Pro conquistata matematicamente diverse giornate prima della fine della regular season, primo posto nel girone C e finalista di Coppa Italia contro la Torre Neapolis: questi sono i biglietti da visita rispettivamente di Ischia e Delta Porto Tolle, le protagoniste della finale scudetto della Serie D. Quella di mister Campilongo (oggi squalificato) e quella di Zuccarin sono due delle formazioni che hanno dominato questa affascinante stagione ed hanno raggiunto la punta meridionale della provincia senese, sede della final four tricolore scelta dal Dipartimento Interregionale, accompagnati da due nutriti gruppi di tifosi che non si sono fatti per nulla scoraggiare dalle avversità metereologiche. Il primo tempo è tutto di marca gialloblu con le reti di Masini e l’autogol di Del Bino a sugellare una supremazia disarmante. Nella ripresa però i veneti entrano in campo con un piglio diverso e riescono ad accorciare le distanze con Garbini, ma i campani riescono comunque a tenere e ad arginare l’orgoglio e la rabbia dei veneti che ad una settimana di distanza sono costretti a cedere il passo nella seconda finale consecutiva. “Nonostante le condizioni atmosferiche proibitive – ha dichiarato il coordinatore del Dipartimento Interregionale Luigi Barbiero – Ischia e Delta Porto Tolle hanno offerto spettacolo e dato lustro a tutta la Serie D. E’ stata una finale entusiasmante contraddistinta dagli alti contenuti tecnici, a dimostrazione dell’ottimo stato di salute del nostro movimento”.
La gara
DELTA PORTO TOLLE 1
ISCHIA 2
Delta Porto Tolle (4-4-2): Del Bino; Dell’Arda, Garbin, Stocco, Maiese; Conti, Roma (13’ st Politi), Pettarin, Marangon (15’ st Djordjevic); Zanardo (30’ pt Albertini), Gherardi. A disp. Passarella, Tricoli, Bonometti, Celegato. All. Zuccarin.
Ischia (4-3-3): Mennella; Finizio, Cascone, Mattera, Tito; Nigro, Platone (15’ st Alfano), Armeno; Longo, Cunzi (1’ st Galizia), Masini (31’ st Ausiello). A disp. Incarnato, Pulci, Magnanelli, Perna. All. Tebi.
Arbitro: Giovanni Luciano di Lamezia Terme.
Assistenti: Marco Scatragli di Arezzo e Francesca Di Monte di Chieti.
Marcatori: 10’ pt Masini (I), 30’ pt Del Bino (aut), 10’ st Garbini (D).
Note: Ammoniti: Stocco (D), Dall’Ara (D), Maiese (D). Calci d’angolo: 2-2. Recupero: 1’ pt, 5’ st.
Passano solo 10’ e l’Ischia affonda subito il colpo: Cunzi calcia dal limite, Del Bino respinge sui piedi di Nigro che rimette al centro il pallone dove Masini è più lesto di tutti nello stacco di testa all’altezza dell’area piccola. Poco dopo ancora Masini e poi Longo si rendono pericolosi ma l’estremo difensore veneto riesce a neutralizzare entrambe le minacce. Il Delta accusa il colpo ma con il passare dei minuti non rinuncia a provare ad impostare gioco, in particolare con Pettarin e Marangon. Di contro gli ischitani sfruttano al meglio la mobilità del trio offensivo composto da Longo, Cunzi e Masini che a turno bucano in velocità la retroguardia di Zuccarin. Al 25’ Conti suona la carica per i veneti aggredendo la retroguardia avversaria lungo l’out di sinistra ma Tito riesce a deviare in angolo al momento del tiro. Sugli sviluppi del corner, il Delta Porto Tolle non sfrutta a dovere la mischia creatasi davanti a Mennella. Sul capovolgimento di fronte Cunzi strappa applausi con un mezza girata di prima intenzione che sorvola di poco la traversa della porta difesa da Del Bino. Pochi minuti dopo succede l’incredibile: proprio l’estremo difensore veneto incappa in un incidente difficile addirittura da raccontare visto che viene superato da un suo stesso rinvio riportato indietro dal vento fortissimo che si spazza il terreno di gioco di Piancastagnaio. Con il passare dei minuti le condizioni atmosferiche riescono anche a peggiorare e gli ultimi scorci della prima frazione sono fortemente condizionati dalla pioggia battente. Prova a sfruttare questa situazione l’ischitano Tito che calcia in porta dalla grande distanza impegnando Del Bino che riesce comunque a deviare. Il risultato non cambia ed il tè caldo sembra l’unica buona notizia per i protagonisti in campo messi a dura prova dal freddo oltre che dalla pioggia incessante. La ripresa si apre con un tiro-cross di Armeno intercettato con i pugni da Del Bino, portiere campano che resta immobile 1’ dopo sulla conclusione di Longo che scheggia il palo. Quando l’Ischia sembra controllare la gara senza particolari problemi, il Delta Porto Tolle al 10’ riesce a dimezzare lo svantaggio grazie a Garbini che incrocia dalla destra una palla che è riuscita a sfilare per l’intera area di rigore senza intervento alcuno. La segnatura veneta è una grande iniezione di fiducia per gli uomini di Zuccarin che con Maiese ed il neo entrato Djordjevic si presentano ancora davanti a Mennella senza sortire gli effetti sperati. Il ritmo costante, le due squadre non sembrano risentire delle fatiche di una stagione intera. Al 30’ ancora il Delta in avanti proprio con Djordjevic che riparte veloce e prova a sorprendere con un diagonale dalla destra l’estremo difensore campano. Il numero 18 del Delta però diventa protagonista in negativo al 34’ quando da solo davanti a Mennella stringe troppo il suo destro mancando la porta. La pressione veneta si fa più insistente ma i gialloblu resistono e coronano una stagione perfetta con la conquista del tricolore di categoria.